Lucia Paci – Corriere Romagna: La squadra mobile della polizia arresta 25enne moldavo: voleva usare i soldi per tornare nel suo Paese d’origine e aprire un’officina /
«Dammi 70mila euro o ti uccido» /
Aiuto cuoco tenta estorsione nei confronti dell’albergatrice per cui aveva lavorato
RIMINI. Per raggiungere il suo scopo, aprire un’officina in Moldavia, suo paese di origine, un 25enne ha provato a estorcere 70mila euro alla sua ex datrice di lavoro, una nota albergatrice riminese. Minacce pesanti, anche di morte, nei confronti suoi e dei familiari, hanno convinto la donna a sporgere denuncia alla polizia che in pochi giorni è risalita al responsabile e lo ha arrestato. L’uomo, Petru Cucu, dovrà rispondere di estorsione aggravata (è difeso dall’avvocato Umberto De Gregorio). «Domani non aprirai l’hotel. Farò fuori te, tuo marito e la tua nipotina. Non scherzo». Era questo il tenore delle tre lettere imbucate direttamente nella cassetta della posta dell’albergatrice, che risiede in centro storico. Ma il piano del giovane moldavo ha evidenziato subito una falla, che ha portato gli investigatori della squadra mobile a risalire alla sua identità. Nella prima lettera minatoria, infatti, il 25enne dava appuntamento per la consegna della cifra per il 30 febbraio, data ovviamente inesistente.
L’albergatrice si è ricordata che uno dei suoi ex dipendenti, il ragazzo moldavo che ha lavorato in hotel durante l’estate 2012 come aiuto cuoco e tutto fare, in un’occasione aveva detto di voler tornare nel suo paese il 30 febbraio. Un particolare al quale la donna non aveva prestato attenzione in un primo momento ma che è stato fondamentale per capire chi poteva essere l’autore delle lettere. E’ stato lo stesso moldavo poi, avendo intuito il suo errore sulla data, a farsi vivo una seconda volta, dando appuntamento all’albergatrice, per la consegna dei soldi, la sera del 4 marzo. (…)
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