Uccise la nonna, infermo di mente finisce a processo
Uccise la nonna con calci e pugni, 44enne infermo di mente finisce in Corte d’Assise. Il processo si aprirà il prossimo 28 febbraio e all’uomo viene contestato l’omicidio volontario aggravato. Si tratta di un atto per ottenere una adeguata misura di sicurezza: non è imputabile, ma deve essere messo in condizioni di non nuocere. Per questo motivo la sentenza porterebbe all’applicazione della misura di sicurezza in via definitiva, ovvero tenerlo all’interno della Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza a Bologna, dove si trova tuttora sorvegliato. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna