(Fonte Ag. Dire) Focchi sindaco di tutti? “Ci sto
pensando”, ammette lui con la consueta riservatezza. Corteggiato
dal centrodestra e -a quanto pare- anche da qualcuno nel
centrosinistra, Maurizio Focchi, presidente di Confindustria
Rimini, sta decidendo se scendere in campo come candidato sindaco
alle comunali della prossima primavera o se continuare a fare
l’imprenditore.
A breve, infatti, e’ attesa una sua nuova presa
di posizione ufficiale. Dopo aver declinato, lo scorso marzo, gli
inviti piu’ o meno espliciti del centrodestra a esporsi alla
testa di una coalizione di ampio respiro, Focchi e’ stato sempre
gettonato in vista della corsa a palazzo Garampi. Dai
berlusconiani del Pdl come Marco Lombardi e Sergio Pizzolante,
anzitutto, ma anche da qualcuno nel Pd, come dimostra oggi una
lettera inviata alla stampa locale.
Focchi, al quale prima dell’estate era stata offerta pure la
presidenza di Banca Carim, non rimane indifferente di fronte agli
attestati di stima trasversali che gli vengono recapitati.
Manuela Fabbri, componente della direzione del Pd, criticando le
scelte dell’amministrazione comunale in carica ha scritto in una
lettera alla stampa che a Rimini c’e’ bisogno di “un leader a
tutto tondo”, che “non imputa la sua sopravvivenza alla
politica”.
La Democratica vede nel leader industriale il “solo”
in grado di candidarsi a capo di “una lista civica di cittadini
competenti e di buona volonta’”. Di piu’: “Saresti il piu’ votato
alle primarie del Pd”. Per ora, pero’, i vertici del Pd, il
segretario provinciale Lino Gobbi e quello comunale Emma Petitti,
non commentano la vicenda Focchi.
Fabbri la sua proposta l’ha
fatta alla seconda: “Porgo un’accorata richiesta alla giovane
donna che, con impegno e intelligenza non convenzionali, ci
guida: usciamo dal pantano e facciamoci carico di uno
stravolgimento dei giochi subdoli gia’ in agguato”.