Rimini: Fogne aperte in mare, Procura apre inchiesta contro ignoti

Rimini: Fogne aperte in mare, Procura apre inchiesta contro ignoti

La Procura di Rimini ha aperto un’inchiesta contro ignoti con l’accusa di epidemia colposa per la diffusione in mare di germi patogeni, lesioni e getto di oggetti pericolosi.

Il procuratore capo facente funzioni Gemma Gualdi ha voluto vederci chiaro sulla responsabilità in merito alla salute dei cittadini che sono venuti a contatto con le acque delle fogne.

Ieri la guardia di finanza si è presentata in Comune al dipartimento delle Infrastrutture, Mobilità e Ambiente diretto dall’ing. Massimo Totti e negli uffici di Hera dal responsabile del settore fognature ing. Pier Paolo Martini.

Le fiamme gialle, in possesso di un decreto di sequestro firmato dai pm Davide Ercolani e Stefano Celli, hanno acquisito tutta la documentazione dal 1996 sul funzionamento del sistema fognario e della depurazione, messe a punto nel 2006, e le integrazioni del 2007 e del 2008 che non sono state realizzate.

Tempo fa il Sindaco Andrea Gnassi aveva assicurato che il primo stralcio operativo per la separazione dalle acque bianche da quelle nere partirà nel 2012.

I finanzieri indagheranno su quante volte siano state aperte le paratie permettendo all’acqua di fogna di arrivare al mare senza essere depurata a causa delle forti piogge.

Nel mirino ci sono i protocolli, sia dei divieti di balneazione che quelli relativi alla manutenzione delle fosse consortili, oltre alla sistemazione e all’idoneità dei cartelli.

Gli investigatori cercheranno di capire ai vari livelli se tutti hanno fatto ciò che avrebbero dovuto fare.

Fonte: “Il Resto del Carlino”

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