Fondi Covid, frode da 440 milioni
Da una parte c’erano gli imprenditori e gli artigiani onesti, messi in ginocchio dal Covid. E poi c’erano loro. Che avevano trasformato la pandemia in una miniera d’oro. Una miniera capace di fruttare, nell’arco di sei mesi, la bellezza di 440 milioni di euro in crediti di imposta, introdotti dal Governo con il «Decreto rilancio». Dai cassetti fiscali delle imprese quei crediti passavano direttamente alle loro tasche, riconvertiti in soldi contanti, ma anche lingotti d’oro, criptovalute, conti correnti e contratti di proprietà di immobili e ristoranti. Era un meccanismo oliato alla perfezione quello messo in piedi da un’associazione a delinquere (così, almeno, l’ha definita la Procura) specializzata in frodi su Sismabonus, Bonus Facciate e falsi crediti di locazione. (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino