Re. Ri – Il Resto del Carlino: La grande fuga. Il ‘giallo’ di Lolli in Libia: ‘Perdonato dai ribelli, ora è un uomo libero’ / Ma sull’estradizione la procura non si arrende
RIMINI. Giulio Lolli è il superlatitante che le procure di Rimini e Bologna inseguono inutilmente dal 2010. Gli investigatori sono convinti che abbia sottratto milioni di euro in vendite fittizie di yacht di lusso. Nel 2010 Lolli per sfuggire alla giustizia scappa dapprima in Tunisia, poi in Algeria e infine in Libia, dove nel gennaio del 2011 viene catturato dalla polizia libica (…). Nell’estate del 2011 riesce però ad evadere e si unisce ai ribelli (…). «Come ex ribelle libico — dichiara Sergio Bianchi, ricercatore Agenfor Media — dai documenti in nostro possesso risulta che il bolognese Lolli ha ottenuto dapprima la libertà provvisoria e poi il 2 gennaio 2013 la piena libertà con la sentenza della Corte di Cassazione. Poche settimane dopo, esattamente il 7 febbraio 2013, Lolli ottiene anche il perdono (‘afuw’) per il reato di falsi documenti e accesso illegale, di cui era imputato in Libia». (…) Intanto la Procura di Rimini è tutt’ora in attesa della decisione della Libia riguardo all’estradizione di Lolli. Il bolognese resta quindi un ricercato internazionale ed è latitante per il nostro Paese. Naturalmente se mettesse piede in Italia sarebbe subito arrestato.
Sempre nella stessa pagina, un altro articolo su Lolli, stavolta un’intervista.
Re. Ri. – Il Resto del Carlino – «Lavoro per il governo e importo barche» / Il latitante: «Contro di me accuse insensate che mi impediscono di costituirmi»
RIMINI. Giulio Lolli, cosa l’ha spinta a scappare e a decidere di fare il latitante?
«Le accuse insensate nei miei confronti e il delirio mediatico che mi ha trasformato in un mostro».
Per gli inquirenti lei avrebbe venduto gli yacht a più persone, falsificato documenti e occultato beni. E’ vero?
«L’accusa delle doppie vendite è l’esempio massimo di quello che ho detto. Come e possibile vendere uno yacht a due clienti contemporaneamente per anni senza che questi se ne accorgano? Vi era un cliente regolare al quale veniva consegnata fisicamente la barca e un prestanome che accedeva ad un leasing sammarinese che serviva a finanziare la società. Il bello è che è tutto nero su bianco. Come sia arrivati a queste accuse, per me resta un mistero». (…)
Ha più visto o sentito i suoi figli?
«Io videochatto con i miei figli ogni giorno». (…)
Ha intenzione di costituirsi prima o poi?
«Se esistesse una Procura che mi accusasse di ciò che ho veramente fatto, senza trasformare i miei complici in vittime perché aumentano il peso accusatorio, beh, se esistesse questa Procura mi costituirei domattina».
Giulio Lolli