Al truffatore seriale condannato ad un anno è stata contestata anche l’appropriazione indebita.
ENRICO CHIAVEGATTI – «Il mio cliente me lo ha ribadito anche dopo la sentenza di condanna. Lui di quel Gratta e vinci da 500mila euro che avrebbe sottratto all’ex compagna non sa proprio nulla. E se lo avesse in mano, visto che i Monopoli di Stato ne hanno bloccato la riscossione trasformandolo in carta straccia, sarebbe un matto a non restituirlo dopo la transazione da 100mila euro offertagli dai legali della presunta raggirata».
L’avvocato Pierfrancesco Uselli è da sempre il legale di Renato Spano, 52 anni, che condanne passate raccontano come questo vizietto di impossessarsi di cose non sue a spese di donne cui si era legato sentimentalmente lo ha già da tempo. Ora il suo cliente, fresco di una condanna per truffa e appropriazione indebita ad un anno di reclusione per la sparizione del Gratta e vinci e per aver ripulito di 34mila euro il conto corrente dell’ultima fidanzata, una vedova di dieci anni più matura di lui, ha spostato la sua residenza dalla provincia di Bologna a una tranquilla località del riminese.
Articolo tratto dal Corriere di Romagna