Rassegna Stampa – L’apparecchio della nipote è stato consegnato agli investigatori. Nei dati e nella galleria delle immagini gli inquirenti cercano conferme
ENRICO CHIAVEGATTI. Sono ancora numerosi i pezzi del puzzle che la Squadra mobile della Questura di Rimini deve mettere al loro posto per arrivare ad una svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli. Tasselli ricercati mano a mano che arrivano le prime risposte ai tanti quesiti ancora in cerca di soluzione. Ecco allora che a distanza di tre settimane da perquisizioni e sequestri nelle case e nelle pertinenze di Manuela Bianchi, del fratello Loris, dell’amico “particolare” Louis Dassilva e della moglie Valeria Bartolucci, venerdì gli investigatori guidati dal vice questore aggiunto Dario Virgili hanno messo sotto vuoto lo smartphone della nipote 16enne di Pierina, che la sera dell’omicidio non aveva accompagnato la nonna alla serata di preghiera nella casa del tempio dei testimoni di Geova, per una leggera indisposizione. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna