Nuovo Quotidiano di Rimini: L’animale aveva il muso devastato dai pallini di un fucile. I carabinieri indagano per risalire al responsabile / E’ ancora grave il pastore tedesco ritrovato agonizzante in un cassonetto
RIMINI – Preoseguono le indagini dei carabinieri per cercare di risalire al responsabile di quelle torture orrende commesse nei confronti di un cane. Un pastore tedesco di 4 anni che, venerdì mattina, è stato trovato, in fin di vita, in un cassonetto di via San Martino in Venti, con il muso chiuso in un sacchetto di plastica e devastato dai pallini di un fucile da caccia. Una notizia che ha sconvolto molto riminesi, basti vedere la reazione che ha suscitato sui social network e le decine e decine di telefonate giunte ai canili di Rimini e Riccione per chiedere informazioni sulle condizioni dell’animale e su un’eventuale adozione. I militari, intanto, dopo aver rintracciato i proprietari, che abitano a Verucchio (dai quali si era allontanato giovedì pomeriggio), stanno cercando di capire chi abbia avuto delle motivazioni per arrivare ad un simile gesto. Hanno così chiesto ai padroni (distrutti dal dolore) se, in passato, avessero avuto degli screzi con qualcuno. Ma non solo, un’altra ipotesi formulata sarebbe quella di una reazione, quindi lo sparo col fucile da caccia e il tentativo di disfarsi dell’animale agonizzante, ad un tentativo di aggressione da parte del cane avvenuta, magari, lontano da Verucchio. Tutte le piste vengono battute. Intanto, il cane è ancora in gravi condizioni dopo l’intervento avvenuto al centro veterinario del canile di Vallecchio, gestito dalla cooperativa Centofiori.
