Simone Mascia – Corriere Romagna: Vigili del fuoco in trincea ma senza soldi /
Protesta della Cgil: «Costretti a fare i salti mortali». Carenza di personale: la notte una sola squadra /
Mezzi fermi da riparare, soldi che non arrivano da Roma, benzina a credito e bollette da pagare
RIMINI. Camion in officina in attesa di trovare i soldi per le riparazioni. Ma anche jeep e altri mezzi per i primi interventi bloccati da mesi nelle caserme. Attrezzature arrivate con anni di ritardo. Bollette da pagare. E benzina presa a credito. I vigili del fuoco sempre più precari: «Primi a intervenire, ultimi a essere aiutati». La situazione non è delle più semplici. Anzi. Abituati a spegnere gli incendi, con la crisi che divampa è comunque difficile fare i conti. Tra le caserme di Rimini, Novafeltria e Cattolica, passando anche per la sede dell’aeroporto a Miramare, la fotografia è infatti abbastanza inquietante. «Abbiamo numerosi veicoli che ci servirebbero e sono invece bloccati: o per piccole manutenzioni o per grossi interventi». Comunque sia, spiega Roberto Franca, rappresentante regionale di categoria della Cgil, «il problema è che non abbiamo i fondi e siamo costretti a fare i salti mortali». Nessuna inclinazione al vittimismo, ma l’elenco dei mezzi fermi è lungo. Da segnalare il camion Mercedes che servirebbe per interventi quotidiani: il motore è da rifare e servono circa 50 mila euro. Parcheggiato da tempo all’officina Safety car di via Casalecchio, si aspetta che da Roma stanzino i soldi per la riparazione. Ma ancora, da mesi, tutto tace. (…)