Rimini. Il pianto dei bagnini

Rimini. Il pianto dei bagnini

Mario Gradara di Il Resto del Carlino Rimini: «Incassi a picco, tagliateci le tasse» /Il presidente Mussoni: «Strangolati da balzelli di ogni tipo»

«Siamo strangolati da tasse e balzelli di ogni tipo. E dopo un’estate disastrosa come questa, soprattutto per gli stabilimenti balneari, a luglio disertati dai turisti per le piogge continue, chiediamo un ripensamento, una rivisitazione di tutta la partita delle imposizioni. Il lavoro stagionale va tutelato, la gallina non fa più uova d’oro, il rischio qui è di chiudere». Parole e musica del presidente di Oasi Confartigianato. Giorgio Mussoni annuncia per la prossima settimana il consiglio direttivo della categoria che presiede. Si farà il consueto bilancio della stagione estiva.

(…) Mussoni elenca il proprio cahier des doleances: Iva per noi bagnini al 22 per cento; 10mila euro di costi medi del servizio di salvamento per ciascun stabilimento; 6-7mila euro per la raccolta rifiuti su strada da parte di Hera, e nonostante le nostre attività siano solo stagionali paghiamo un’annualità piena, con sconti del solo 20%. E’ una favola quella dei canoni bassi. Perché si considera solo il canone base. Ma vanno aggiunti i costi già elencati, e poi la pulizia di spiaggia e battigia che gli operatori fanno tutto l’anno, con 2-3 persone; il salvamento; il servizio di fornitura di acqua calda per docce, toilette, fontanelle libere, mentre Hera non ci dà certo l’acqua gratuitamente. I nostro obblighi, perché tali sono, costano, e vanno considerati. Globalmente uno stabilimento medio ha costi fissi intorno ai 35mila euro annuali».

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