Francesco D’Agostino riusci a farsi un piccolo impero immobiliare, costituito da alberghi, ristoranti, locali notturni e negozi, grazie ai prestiti usurai e alla collaborazione di colletti bianchi.
La Guardia di Finanza pesarese gli ha sequestrato tutto, compreso il Lady Godiva.
D’Agostino ha protestato a gran voce dicendo di aver fatto tutto onestamente, seguendo le regole.
Il pubblico ministero Luca Bertuzzi però ha chiesto e ottenuto l’arresto, ai domiciliari, dell’imprenditore napoletano.
Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe cercato di intrufolarsi nelle attività del curatore dei beni nominato dal giudice.
L’impresario avrebbe addirittura contattato gli imprenditori interessati all’affitto delle sue attività per poi riprendersele.
In alcune transazioni fatte da D’Agostino ci sarebbero tassi di interesse del 400 per cento.
Agli inizi di marzo le fiamme gialle avevano sequestrato 2 hotel, un bar, 8 società, conti correnti, titoli e depositi di risparmio per oltre 22 milioni di euro.
D’Agostino, con l’aiuto di un commercialista riccionese e di un avvocato riminese, rilevò l’intero patrimonio da un imprenditore locale.
Il napoletano si è impossessato di tutti i beni immobili perchè il vecchio proprietario non riusciva a saldare i debiti che aveva contratto con lui.
Fonte: “Il Resto del Carlino”
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La Guardia di Finanza pesarese gli ha sequestrato tutto, compreso il Lady Godiva.
D’Agostino ha protestato a gran voce dicendo di aver fatto tutto onestamente, seguendo le regole.
Il pubblico ministero Luca Bertuzzi però ha chiesto e ottenuto l’arresto, ai domiciliari, dell’imprenditore napoletano.
Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe cercato di intrufolarsi nelle attività del curatore dei beni nominato dal giudice.
L’impresario avrebbe addirittura contattato gli imprenditori interessati all’affitto delle sue attività per poi riprendersele.
In alcune transazioni fatte da D’Agostino ci sarebbero tassi di interesse del 400 per cento.
Agli inizi di marzo le fiamme gialle avevano sequestrato 2 hotel, un bar, 8 società, conti correnti, titoli e depositi di risparmio per oltre 22 milioni di euro.
D’Agostino, con l’aiuto di un commercialista riccionese e di un avvocato riminese, rilevò l’intero patrimonio da un imprenditore locale.
Il napoletano si è impossessato di tutti i beni immobili perchè il vecchio proprietario non riusciva a saldare i debiti che aveva contratto con lui.
Fonte: “Il Resto del Carlino”
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AGGIORNAMENTO DEL 12/03/2013
Ci segnalano la riapertura del locale con una nuova gestione che “nulla ha a che vedere con la gestione precedente.”