Rimini. In coma per aver ‘sniffato’ gas. La Voce di Romagna

Rimini. In coma per aver ‘sniffato’ gas. La Voce di Romagna

Fausta Mannarino – La Voce di Romagna: SBALLO COL GAS DIETRO LE SBARRE. Ad un mese di distanza il tunisino è ancora in coma, l’Ausl costretta ad assumere una badante a tempo pieno / La sniffata fatale in cella e poi nessun risveglio

Dal girone degli sniffati all’anticamera della follia. E’ trascorso più di un mese da quando Ben Mohamed Fetoui Sami, 33 anni tunisino, ha visto la morte in faccia per aver sniffato gas butano dalla bomboletta di alimentazione del fornelletto con cui i detenuti si preparano il cibo in carcere. Voleva sballare per noia e ha rischiato di morire per gioco. E ancora oggi la prognosi di guarigione non è stata sciolta. L’uomo, che sembra non riconoscere più nessuno, è ancora steso nel suo letto d’ospedale. Non riesce a compiere alcun movimento da solo, ha perso completamente l’autonomia sia per alimentarsi che per svolgere le funzioni fisiologiche. Non solo. Di tanto in tanto, colto da un raptus che neppure i medici riescono a decifrare, balza giù dal letto e compie gesti inconsulti, al punto di rischiare per la propria incolumità fisica. Per questo, da qualche settimana, sono state introdotte nei suoi confronti particolari misure contenitive, previste dal regolamento ospedaliero in determinati casi. Il paziente viene cioè legato al letto. “Una situazione drammatica -commenta l’avvocato Ninfa Renzini- che lo assiste dal giorno in cui Fetoui Sami è finito dietro le sbarre. – Il problema è che non si sa come affrontare la malattia insorta dopo lo sniffo. (…)

 

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