Rimini. Incinta? Licenziata

Rimini. Incinta? Licenziata

Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino: La ragazza è stata difesa dalla CGL che ha subito impugnato il licenziamento /  “Ho detto ai miei capi: sono incinta, E loro mi hanno subito licenziata”  / L’odissea di una giovane riminese impiegata in un call center

Le è capitato  esattamente quello che, ha ammonito Papa Bergoglio, non dovrebbe capitare mai. «Ho detto ai miei capi che ero incinta, e pochi giorni dopo mi è arrivata mi hanno licenziato». Elisa (il nome è di fantasia) non ci poteva credere, e ha dovuto lottare con le unghie e i denti perché i suoi diritti venissero rispettati. Alla fine grazie all’intervento della Cgil è riuscita a evitare di perdere subito il posto. «Ma l’azienda per cui lavoro, un call center che opera a Rimini, alla scadenza del contratto non pensa minimamente di rinnovarmelo». Elisa, 33 anni, si è ritrovata così a essere neo mamma e disoccupata.

Tutta colpa della gravidanza?«Purtroppo sì, visto che prima di rivelare che ero incinta ero riuscita a salire di livello e mi era stato fatto capire che avrei avuto il rinnovo».
Che tipo di contratto le avevano fatto?«Un contratto a progetto. Avevo degli obiettivi di vendita da raggiungere. Tutto sommato non mi pagavano male. Ho iniziato nel 2014, dopo alcuni mesi ho chiesto di lavorare da casa anziché nel call center perché riuscivo a tranquillamente a svolgere il mio incarico senza dover andare in ufficio».
Quando ha scoperto di essere incinta?«A gennaio di quest’anno. E da lì in poi è stato un vero incubo»
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