La violenza sulle donne comincia dallo stalking e finisce con la violenza e a volte con un omicidio. Le ragioni scatenanti tale comportamento sono molteplici, ma una su tutte sta prendendo il sopravvento: il gioco d’azzardo. Uomini senza lavoro o con il vizio del gioco che perdono quattrini, sfogandosi sulle proprie mogli e fidanzate.
Enrico Chiavegatti di Corriere Romagna: A ottobre ripartono gli incontri nelle scuole superiori per spiegare alle classi quarte e quinte “Quando la persecuzione diventa violenza” /
Perdono al gioco, si sfogano sulle mogli /
A luglio e agosto il picco di “denunce” all’associazione “Rompi il silenzio”
RIMINI. E’ la “novità” dell’estate appena trascorsa: mogli e fidanzate in “coda” alla porta dell’associazione “Rompi il silenzio” per chiedere aiuto dopo l’ennesima aggressione subita dal proprio compagno. Che purtroppo non è una novità in senso stretto. Lo è, però, per il “movente” scatenante: una volta l’alcol; a luglio e agosto, invece, le percosse sono arrivate dopo liti, rimproveri, scattati perchè lui si era dissanguato giocando d’azzardo, malattia che sta prendendo sempre più piede. In tanti cercano in questo momento di crisi di uscire dalla palude delle difficoltà, di un lavoro che magari non c’è più, scommettendo sull’aiuto della dea bendata. (…)
Alla lectio sono invitati gli alunni delle classi quarte e quinte «ma se vogliono partecipare anche i più giovani – spiega il capitano Vincenzo Giglio – saremo felici di accoglierli». Verrà spiegata qual è la soglia che non si può mai oltrepassare e le conseguenze cui si va incontro “Quando la persecuzione diventa violenza”. Verrà anche spiegato, per esempio, che non si devono mettere davanti problemi di denaro per “giustificare” una mancata denuncia. «Se si è senza soldi – spiega l’avvocato Aidi Pini – ci si rivolge alla segreteria del tribunale di Rimini per chiedere il gratuito patrocinio: l’avvocato sarà pagato dallo Stato». (…)
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