Rimini. Interrogatorio flash Dassilva non risponde, E il pm mette in dubbio la sua versione dei fatti

Rimini. Interrogatorio flash Dassilva non risponde, E il pm mette in dubbio la sua versione dei fatti

RASSEGNA STAMPA – Louis è rimasto in silenzio nel corso dell’audizione di ieri in carcere E gli investigatori si concentrano sulle sue presunte contraddizioni: dal buco temporale quando Pierina è stata uccisa, all’uscita in balcone

Se sia il silenzio di un innocente oppure no è ancora presto per dirlo. Quel che è certo è che ieri mattina, come largamente pronosticato, Louis Dassilva non ha voluto dire niente. L’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli si è trincerato dietro alla facoltà di non rispondere per la seconda volta, dopo l’interrogatorio di garanzia del gip Vinicio Cantarini avvenuto a pochi giorni dall’arresto del 34enne senegalese in esecuzione della misura cautelare del 16 luglio scorso. Da quando Dassilva è formalmente indagato per omicidio si tratta del terzo confronto tra l’uomo e gli inquirenti e solo al primo faccia a faccia nelle vesti dell’indagato Dassilva aveva reso agli investigatori la propria versione, nel corso di un interrogatorio fiume finito poi dritto dritto nella memoria depositata dal pm Daniele Paci al tribunale del Riesame il 9 settembre.Da quando insomma Dassilva, rappresentato dagli avvocati Riario Fabbri ed Andrea Guidi, è a completa conoscenza di tutti gli elementi che la Procura ha in mano a suo carico ha smesso di rispondere alle domande, tanto che la trasferta in carcere del pm e degli agenti della squadra mobile è durata appena una decina di minuti (dalle 10.30 alle 10.40). Un elemento, il silenzio di Dassilva, che comunque potrebbe avere un peso nell’impianto accusatorio della Procura nel voler esaminare il comportamento dell’indagato (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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