Corriere Romagna: Rapporto Cgia Mestre, il segretario Gardenghi spiega che a livello locale «è una pratica ormai all’ordine del giorno: indebitati fino al collo solo per sopravvivere» /
«Imprese, stipendi a rate per non fallire» /
Confartigianato suona l’allarme: «E’ costretta a questa soluzione oltre una ditta su due»
RIMINI. «Coinvolta oltre la metà delle imprese: le rateizzazioni degli stipendi sono ormai all’ordine del giorno qui a Rimini e rappresentano l’ultimo stadio prima del baratro». Non usa certo mezzi termini Confartigianato per scattare la fotografia dell’economia locale. Il segretario dell’associazione, Mauro Gardenghi, interviene sulla scorta del report pubblicato dalla Cigia di Mestre, dove risulta che una ditta su due, a livello nazionale, è costretta a pagare gli stipendi non in un’unica soluzione ma a un poco alla volta. Il territorio riminese sembra non sottrarsi alla scure della crisi.
Da Confartigianato ne sono certi: «La rateizzazione degli stipendi è uno strumento che viene adoperato sempre più spesso: l’obiettivo è quello di riuscire a resistere al dilagare delle difficoltà economiche che, soprattutto nell’ultimo anno, hanno messo in ginocchio le piccole medie imprese». Lo stato attuale dei fatti, chiarisce ancora Gardenghi, «vede gli imprenditori locali indebitati fino al collo, con i propri beni personali costretti a muoversi tra pagamenti, strette al credito e pressione fiscale ormai al 47 per cento, con il solo scopo di sopravvivere». (…)
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