Annalisa Boselli – Corriere Romagna: La protesta. I sindacati denunciano decine di casi in cui il datore di lavoro invece di assumere impone l’apertura di una partita Iva /
Scm licenzia. E i precari ora rischiano /
Il colosso delle macchine per falegnami lascia a casa otto dipendenti
RIMINI. A rischio decine di precari a fine anno. Sono sempre più i lavoratori che hanno il contratto in scadenza al 31 dicembre (tra tre giorni) e corrono il pericolo di trovarsi senza rinnovo del contratto a progetto o a chiamata (o con il rinnovo a condizioni peggiori) a causa di alcuni “effetti collaterali” della riforma Fornero. Al Nidil, la categoria della Cgil che si occupa dei lavoratori cosiddetti atipici – la stessa che già da prima di Natale ha promosso la campagna “Capodanno 2013 – Non restare da solo” – , si stanno rivolgendo decine e decine di lavoratori: segnalano che con la scusa dell’entrata in vigore della legge Fornero i loro contratti sono a rischio. Molte aziende, infatti, anziché trasformare le collaborazioni a progetto in lavoro dipendente, aggirano le norme utilizzando tipologie ancora peggiori (partite Iva, occasionali, voucher). «Non si sta andando verso la trasformazione in contratti di lavoro dipendente – spiega Lora Parmiani, segretaria generale della categoria a Rimini – la legge da un lato restringe i requisiti per considerare valido un contratto a progetto e offre anche una serie di casistiche in cui non è più praticabile e dall’altro aumenta i costi per il datore di lavoro, agganciandosi a tutti gli effetti con i contratti dei dipendenti. (…)
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