Simone Mascia – Corriere Romagna: Danni per cadute provocate dagli alberi che sollevano asfalto e marciapiedi. Un caso ogni tre settimane. Liquidazioni per una media di 3mila e 200 euro a richiesta /
Radici “killer” e il Comune si dissangua /
Chi fa causa vince ottiene i soldi . E Anthea, che cura il verde, non ha responsabilita
RIMINI. E il salasso per le casse comunali continua, anche per un “cortocircuito” interno: Anthea, che si occupa della cura del verde e appartiene al 99,98 per cento al Comune, non ha nell’accordo la responsabilità delle radici. Quindi? Nessuna soluzione all’orizzonte.
Raffica di richieste risarcimenti. L’ultima richiesta in ordine di tempo, pochi giorni fa. Il motivo? «Danni subiti a causa del propagarsi delle radici di un pino marittimo, posto su viale Vespucci, che hanno provocato il sollevamento e il dissesto della pavimentazione della corte esterna dell’immobile». Lo si legge nell’atto di citazione con cui una residente di Marina centro ha trascinato il Comune in tribunale. Non certo una novità: negli ultimi tre anni sono arrivate richieste danni con una media di una ogni tre settimane. Con conti salati. Un esempio: i danni provocati dagli alberi a muri e cancelli di due abitazioni in via Emilia e via Giovanni XXIII, costati a Palazzo Garampi rispettivamente 4mila e 168 euro e 5mila 100euro. Incubo radici. L’elenco è lungo, tanto che negli stessi uffici comunali ammettono di combattere una battaglia in trincea ad armi impari. Il motivo? Il Comune è tenuto per legge al mantenimento in buone condizioni del bene ma basta fare un giro in città per capire che gestire le radici dei 22mila alberi presenti è impossibile. Ecco perché dal 2010 a maggio 2013 tra le 872 richieste di danni arrivate per i più svariati motivi, dalle buche e alle strade disconnesse, quelle legate al verde sono le più ostiche. (…)
Ascolta il giornale radio di oggi