Rimini. La morte di Marco Pantani: scena del crimine inquinata. Adriano Cespi, NQNews

Rimini. La morte di Marco Pantani: scena del crimine inquinata. Adriano Cespi, NQNews

Adriano Cespi – Nuovo Quotidiano di Rimini: Il corpo del campione era riverso a terra in posizione fetale e dal naso fuoriusciva ancora del sangue / Le nuove verità sulla fine del Pirata / Il filmato girato dalla Polizia mette in evidenza l’inquinamento della scena del crimine / Oggetti mossi, posate che cadono e una bottiglia con tracce di cocaina mai esaminata 

RIMINI. Che la riapertura dell’indagine sulla morte di Marco Pantani possa portare a nuove e sconvolgenti verità non è possibile ipotizzarlo. Quello che, invece, a distanza di dieci anni, emerge come una certa evidenza è che quella maledetta notte del 14 febbraio del 2004 la scena del crimine venne inquinata. Alterata, in alcune circostanze. Fino a tralasciare elementi di prova anche importanti, come una bottiglia d’acqua con tracce di cocaina tutt’intorno che, secondo il legale della famiglia del Pirata, non venne esaminata, al punto che non furono neppure prese le impronte digitali. E’ quanto emerge dai 51 minuti di riprese filmate (rispetto ad un’ispezione durata 2 ore e 56 minuti) che, subito dopo il rinvenimento del cadavere del campione, nella stanza all’ultimo piano del residence Le Rose sul lungomare di Rimini, la polizia effettuò. Immagini eloquenti che dimostrano come all’interno di quella stanza soppalcata (la camera da letto è al piano superiore) non tutto venne svolto con la massima attenzione. (…)


Marco Pantani

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