Rimini. La rabbia dei prof senza una cattedra, cresce la protesta: «Colpa dell’algoritmo»

Rimini. La rabbia dei prof senza una cattedra, cresce la protesta: «Colpa dell’algoritmo»

RASSEGNA STAMPA – Il caso di Giulia Garelli: «Di ruolo dal 2020 e mai chiamata. Faccio ricorso»

«Ho vinto un concorso per entrare di ruolo nel 2020, ed anche quest’anno non mi hanno chiamata, facendo passare altri davanti a me. Basta, presento ricorso». Giulia Garelli è una delle insegnanti che ieri mattina si è presentata in corso D’augusto dove ha sede l’Ufficio scolastico provinciale. Non era una manifestazione organizzata. Si sono presentati spontaneamente tra i venti e i trenta insegnanti, a dir poco arrabbiati per essersi visti sorpassare da altri nelle graduatorie o peggio, non essere affatto considerati. Alcuni, precari ma con almeno quindici anni di lavoro continuo nelle scuole alle spalle, quest’anno non sono stati neppure chiamati per le assegnazioni dei posti nei plessi. Delusione e rabbia che valica le manifestazioni e i presidi ufficiali organizzati dai sindacati arrivando a forme di protesta spontanea. Rispetto a un anno fa, le assegnazioni delle cattedre sono in ritardo. Se nel 2023 entro la fine del mese di agosto buona parte degli insegnanti sapeva già dove sarebbe andata, quest’anno la situazione è diversa, tanto che lo stesso sindacato della Cgil ha valutato come «impossibile» un inizio regolare con i ranghi al completo nelle strutture scolastiche (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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