Rimini. Non vuole pagare il taxi: si inventa le molestie

Rimini. Non vuole pagare il taxi: si inventa le molestie

RASSEGNA STAMPA

Per non pagare la corsa in taxi, prima ha detto di non avere contanti e si è fatta accompagnare a uno sportello bancomat, poi ha accusato falsamente il tassista di averla molestata. Ma l’espediente non ha retto e alla fine la donna, una 38enne di Cattolica, è stata denunciata dalla polizia. È accusata di simulazione di reato, insolvenza fraudolenta, resistenza a pubblico ufficiale e percosse. Inoltre è stata sanzionata per atti osceni e per ubriachezza manifesta. I fatti sono avvenuti ieri sera in via Venezian, a due passi dalla questura di Bologna. A chiamare il 113 è stato lo stesso tassista, un 54enne al quale la donna aveva chiesto di essere portata a uno sportello bancomat per prelevare e saldare il conto. Scesa dall’auto avrebbe cominciato a comportarsi in modo strano, denudandosi come se volesse fare i propri bisogni in strada. L’uomo, preoccupato, ha così avvisato la polizia (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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