Annalisa Boselli – Corriere Romagna: Caporalato internazionale, parte l’inchiesta /
Il pm ha già sentito i vertici del sindacato. L’indagine si è estesa alla zona di Ferrara /
Lavoratori rumeni assoldati per pochi euro. Dopo l’esposto della Cgil, la procura apre un fascicolo
RIMINI. Indagine della magistratura sul caporalato internazionale organizzato attraverso una ditta edile della provincia di Rimini. Dieci ore al giorno, sei giorni alla settimana per undici euro l’ora, comprensivi di viaggio, vitto e alloggio. E’ quanto una ditta edile locale offriva a un muratore rumeno pubblicizzandola in alcuni volantini, fatti circolare nei mesi scorsi a Rimini fino a San Marino, finiti nelle mani della Cgil locale che, assieme a quella regionale e alla categoria Fillea-Cgil, i primi giorni di ottobre ha presentato un esposto alla Procura riminese per l’eventuale sussistenza del reato di intermediazione illecita di manodopera. Caporalato, in sostanza.
A meno di un mese dalla deposizione dell’esposto, il segretario generale della Cgil di Rimini, Graziano Urbinati e il segretario della Fillea-Cgil Massimo Bellini sono stati ascoltati in tribunale. L’esposto è stato infatti affidato a un pubblico ministero che ha aperto un fascicolo sul caso e affidato gli accertamenti ai carabinieri del nucleo ispettivo della direzione provinciale del lavoro.
Nel corso dell’audizione, i due sindacalisti hanno spiegato come ne erano venuti in possesso e se nutrivano possibili sospetti su chi avesse potuto redigere simili volantini, al fine di far partire le indagini. Tra gli elementi che hanno rinforzato i sospetti di caporalato la concomitanza tra il ritrovamento dei volantini e la comparsa di lavoratori rumeni portati a lavorare alla ricostruzione in un Comune del Ferrarese interessato pesantemente dal terremoto. Il nucleo dei Carabinieri di Rimini e quello di Ferrara si sono già messi in collegamento e stanno indagando per valutare se i due fenomeni possono essere correlabili. (…)
