Andrea Rossini – Corriere Romagna: Il blitz dei carabinieri tutela lavoro deciso dopo l’incidente a un operaio clandestino e irregolare accaduto alla vigilia dell’inaugurazione del salone del gelato / L’altra faccia della Fiera: il lavoro nero / Controlli dopo il Sigep durante le operazioni di smontaggio degli stand, sospese 7 ditte
RIMINI. Una volta calato il sipario sulla manifestazione, la scena si è spostata dietro le quinte. Protagonisti i carabinieri e gli ispettori uniti nel contrastare lavoro nero e il caporalato tra gli stand della Fiera di Rimini. D’intesa con la direzione dell’ente, che ovviamente si limita ad affittare i propri spazi, il controllo è scattato alle 18 di giovedì scorso, 23 gennaio, ultimo giorno della kermesse dolciaria.
La “visita” ai padiglioni ha consentito di verificare la posizione di 26 aziende e 77 operai impegnati a smantellare pannelli e attrezzature. Sedici lavoratori (otto italiani, sei romeni e due egiziani) sono risultati senza contratto, quindi in nero.
Le attività imprenditoriali di ben sette aziende (più di una su quattro) sono state sospese, nell’attesa della regolarizzazione della posizione contrattuale e contributiva dei lavoratori. Sono stati inoltre riscontrati alcuni subappalti irregolari con manodopera non rispondente ai canoni di legge, relativamente a più aziende nei confronti delle quali sono in corso accertamenti. Complessivamente sono state comminate ammende per un valore complessivo di 100mila euro e sanzioni amministrative per 60mila euro (con il recupero atteso di 10mila euro di contributi non versati nelle casse previdenziali). (…)