Lucia Paci di Corriere Romagna Rimini: Parla il fratello della vittima.
Senza spiegazioni. «In famiglia ci interroghiamo, ma non arriviamo a comprendere chi e perché possa aver commesso un gesto del genere» /
«Aveva un sogno, tornare all’estero»/
Aveva chiesto in prestito un libro di inglese. Voleva andare in Australia a cercare lavoro
RIMINI. Leonardo Bernabini
sognava di volare
via. Aveva progettato di
andarsene in Australia
perché in Italia la vita era
dura. Da tempo non aveva
un posto di lavoro
fisso e si barcamenava
tra lavori saltuari come
autista per una ditta che
fornisce servizi con camion
e pullman. Per arrotondare
accompagnava
anche i ragazzini in discoteca
con la sua macchina,
ma non aveva la licenza
da tassista. Il desiderio
di t r a s f e r i r s i
dall’altra parte del mondo
lo aveva manifestato
al fratello Valerio, che vive
a Sant’Andrea in Besanigo,
frazione di Coriano.
Il 55enne sperava che
all’estero avrebbe potuto
trovare delle opportunità,
che Rimini non gli offriva
più. Bernabini era
già stato all’estero per lavoro.
Tra i 20 e i 32 anni si
era trasferito in Iran dove
aveva lavorato come
meccanico manovratore
per una ditta che costruis
c e o l e o d o t t i . Dopo
quell’esperienza era tornato
in Italia, a Rimini,
dove aveva aperto un negozio
di foto a Rivazzurra.
Ma l’attività non andava
bene ed era stato costretto
a chiudere. Poi il
divorzio 8 anni fa e l’i n izio
dei problemi economici.
L’ultima speranza
alla quale il 55enne si era
aggrappato era quella di
partire sperando di iniziare,
forse,
una nuova
vita con meno
difficoltà.
«L’u l t im
a v o l t a
che ci siamo
sentiti – r a cconta
il familiare – è stato
un mese fa. Leonardo mi
aveva telefonato per
chiedermi se avevo da
prestargli un libro di inglese.
Voleva rispolverare
la lingua perché era intenzionato
a volare in
Australia. (…)