(da “Il Corriere di Romagna”) L’imprenditore Massimo Caimi, erede di una dinastia di imprenditori nel settore dello stock dei libri, è accusato di doppia bancarotta per il fallimento di due diverse società che amministrava.
Nel 2006 l’uomo fu accusato di bancarotta fraudolenta per il crac di “Maestrale Srl”, società che si occupava di distribuzione editoriale e cartolibraria con una passività di un milione e 350mila euro mentre nel 2007 ha lasciato un buco di un milione e 900mila euro con l’altra società ovvero “Magazzini Lupin”.
Il processo si riprenderà nel maggio 2011.