Enrico Chiavegatti – Corriere Romagna: Riccione. Assieme al fidanzato lunedì pomeriggio è “saltata” dalla finestra del residence dov’era segregata e ha chiesto aiuto ai carabinieri / Lucciola sottopagata fa arrestare il pappone /
Il protettore dirigeva un vasto giro: aveva notebook, libri mastri e 15 cellulari
RICCIONE. Lucciola fa arrestare il suo sfruttatore che la sottopaga: «Avevamo stimato di incassare per l’estate 60mila euro che dovevamo dividere in egual misura. Invece, per ogni settimana lavorata, ho ricevuto solo 150 euro a fronte di incassi medi di 2mila». Lo ha messo nero su bianco lunedì sera nella denuncia ai carabinieri la 23enne ungherese che, poche ore prima col fidanzato, è fuggita dalla stanza del residence di via Verdi dove da metà maggio esercitava la più antica professione del mondo. Nell’alloggio era “segregata” da domenica scorsa quando, conti alla mano, ha preso di petto il protettore accusandolo di non rispettare gli accordi che l’avevano convinta a lasciare il paese natio per fare la “stagione” in Riviera. Lui, un 40enne romeno, per tutta risposta ha preso a ceffoni il compagno mentre ha minacciato ritorsioni verso la famiglia di lei se non avesse continuato a lavorare per lui. Quindi ha “rapito” i fidanzatini chiudendoli a chiave nella loro stanza, da dove la coppia lunedì pomeriggio ha deciso di scappare calandosi da una finestra. Una volta in strada la ragazza ha raggiunto la vicina sala Bingo di viale D’Annunzio dove ha chie- sto venissero chiamati i carabinieri. Che sono arrivati sul posto in un batter d’occhio. E raccolta la denuncia della donna, appura- to che lo sfruttatore-sequestratore era ancora in casa, hanno subito organizzato l’irruzione conclusasi con l’arresto del romeno che, come le sue “vittime”, cercava di darsela a gambe dalla stessa finestra usata dai fidanzatini. (…)
