Rimini. Omicidio di Pierina: «Esiste un’altra pista»

Rimini. Omicidio di Pierina: «Esiste un’altra pista»

RASSEGNA STAMPA – La difesa di Dassilva incontra il gip. Nuovi dubbi sul video della farmacia

Un video di pochi secondi. Una manciata di frame, che però potrebbero costituire l’ago della bilancia nell’inchiesta che ruota attorno all’omicidio di Pierina Paganelli. È il filmato proveniente dalla cam 3 della farmacia San Martino di via Del Ciclamino, che alle 22.17 del 3 ottobre 2023 (praticamente un anno fa), secondo gli inquirenti, avrebbe immortalato il presunto killer. Ieri mattina Riario Fabbri e Andrea Guidi – gli avvocati che difendono Louis Dassilva, il 34enne senegalese unico indagato per il delitto – sono tornati nel palazzo di giustizia di Rimini dove si sono intrattenuti in un colloquio di due ore con il gip Vinicio Cantarini. Era stato proprio quest’ultimo, durante l’udienza per il conferimento della perizia sui dispositivi elettronici di Louis, a rivolgere un’esortazione, indirizzata tanto alla Procura quanto al pool difensivo. «Non voglio un presunto colpevole voglio il presunto colpevole. Le testimonianze si portano nelle aule di tribunale non in televisione» ha detto Cantarini durante l’udienza, sollecitando quindi la pubblica accusa e i difensori a chiedere un terzo incidente probatorio anche sul video della telecamera di sorveglianza che mostra una figura incamminarsi verso il palazzo. Il ragionamento del gip è chiaro: se su quel video permane ancora il minimo dubbio, allora bisogna scioglierlo definitivamente e in maniera incontrovertibile (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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