Rimini. Padre finisce sul lastrico per aiutare i suoi cari, il giudice cancella il debito

Rimini. Padre finisce sul lastrico per aiutare i suoi cari, il giudice cancella il debito

Rassegna stampa – Famiglie in bolletta. Padre finisce sul lastrico per aiutare i suoi cari: il giudice cancella il debito. L’uomo aveva chiesto prestiti a banche e finanziarie per le spese di casa e le cure della suocera malata, ma non riusciva più a pagare le rate. Il 54enne: “Mi avevano pignorato lo stipendio, è stato un vero inferno”

MANUEL SPADAZZI – La sua è una famiglia come tante. Lui lavora in un supermercato, lei in un ambulatorio privato. Due stipendi dignitosi. Un figlio. Una casa in affitto. Una famiglia “normale”, che deve fare attenzione a quanto spende ogni mese. Una famiglia “normale” sconvolta dagli imprevisti della vita, costretta a indebitarsi per pagare bollette, spese sanitarie e riuscire a campare. Fino a quando il “peso” dei debiti diventa insostenibile, e lui non riesce più a pagarle. Gli pignorano lo stipendio, ma lui non si arrende e si rivolge al Tribunale per ristrutturare i debiti e mettere fine a quello che “era diventato un inferno”. (…)

L’uomo ha chiesto e ottenuto di saldare i suoi debiti versando tutto quello che è riuscito a racimolare: 2.262 euro di tasca propria più altri 15mila prestatigli dal padre. Ma il conto presentato dalla finanziaria che gli aveva prestato i soldi era molto più alto: quasi 59mila euro. Il giudice, lette le carte e i conti, ha accettato la sua proposta e cancellato i debiti rimanenti perché l’indebitamento “non è stato causato da malafede o dolo” o da una cattiva gestione dei conti di famiglia. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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