Rimini. Palazzo del Podesta’, 8 maggio – 20 giugno: un nuovo spazio per chi scrive e legge

Rimini. Palazzo del Podesta’, 8 maggio – 20 giugno: un nuovo spazio per chi scrive e legge

A Rimini la cultura avanza e lo fa coinvolgendo la cittadinanza attraverso importanti progetti legati alla partecipazione attiva e diretta della gente comune. Uno di questi, che inizierà domani, 8 maggio, si chiama “Spazio lib(e)ro”. Un luogo allestito ad hoc per scrittori e lettori, per chi ha voglia di confrontarsi con la letteratura.

Nasce a Rimini  un nuovo spazio promosso dall’Assessorato alla Cultura e Identità dei luoghi, con la collaborazione della Biblioteca Gambalunga, dedicato a coloro che leggono e scrivono libri. Portare i libri, e dunque chi scrive e chi  legge allo scoperto, nel cuore della città, all’insegna di una politica della lettura che mira al suo rilancio, è il movente del progetto.
Gli italiani che non prendono mai un libro tra le mani sono più della metà, ci dice il rapporto nazionale dell’Istat sulla lettura. Non si tratta solo di una crisi commerciale o di fossilizzazione di pratiche culturali. La crisi economica e culturale, le mutazioni digitali cambiano la geografia del libro, ma a rischio sono anche l’“industria della creatività” e della produzione intellettuale.
Da un’idea di cultura fatta di contaminazioni e ibridazioni, e di città alleata della lettura,  nasce “Spazio lib(e)ro. Presentazioni d’autore”, che trova sede a Palazzo del Podestà, luogo anche del FAR (Fabbrica arte rimini), il centro di produzione e di esposizione per le arti,  per suggerire la necessità di pensare a istituzioni culturali quali la Biblioteca e il Museo in un’ottica di apertura alla città, di interazione e incontro con le altre istituzioni e associazioni cittadine, in una logica trasversale e condivisa.
Rimini, “terra d’incontri”, vuole essere un luogo della democrazia culturale, a tutela della relazione  e della libera produzione dei saperi, quale antidoto alla progressiva privatizzazione della conoscenza. Da qui una politica della lettura costruita sulla bibliodiversità, ovvero basata su una pluralità di protagonisti pubblici e privati, contesti e luoghi, su un’ampia varietà di offerte, una molteplicità di interventi per chi legge, per chi non legge e per chi leggerà.“Spazio lib(e)ro. Presentazioni d’autore”, si andrà ad aggiungere ai numerosi incontri con i libri promossi da soggetti privati, si pensi, per citare uno degli appuntamenti più originali, a “Mare di libri. Il Festival dei ragazzi che leggono” che si terrà dal 15 al 16 giugno, a quelli che la Biblioteca Gambalunga e il Museo della città disseminano lungo l’intero arco dell’anno: “Libri da queste parti”, dedicato nell’autunno/inverno ai “nostri autori”; “I lettori invitano gli autori”, la rassegna tenutasi a marzo, in cui la Biblioteca Gambalunga, che vuol essere sempre più una ‘casa’ degli utenti, e per questo si è aperta a diversi Gruppi di lettura, ha proposto ai  lettori che ne fanno parte, di indicare gli scrittori più amati. Dei prossimi appuntamenti si ricordano: a settembre, al Museo della città, “Pneuma. In ascolto dello spirito”, con quattro incontri sul tema “Per una cultura dell’incontro”. Da ottobre a dicembre la Biblioteca Gambalunga riproporrà “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri”, che ragionerà quest’anno sulla  “passione della meraviglia”. A inaugurare “Presentazioni d’autore”, spazio lib(e)ro “autogestito” per autori, noti e non, che hanno storie da raccontare, idee da proporre e commentare, saranno, mercoledì 8 maggio,  Daniela Calanca e Cristina Ravara Montebelli, autrici di Ville al mare tra Romagna e Italia (1861-1918), (Bononia University Press, 2013).  Daniela Calanca, docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna e Cristina Ravara Montebelli, archeologa, organizzatrice di mostre e convegni, affrontano la questione del progresso della città, “incamminata verso una nuova civiltà ed una nuova identità” negli anni cruciali della nascita dell’industria balneare. Uno studio che per le autrici rappresenta un “documento basilare” per indagare un  “tassello” del Patrimonio culturale italiano, e ciò autorizzato dalla  “rilevanza attribuita all’anima della città di Rimini che, configurandosi in realtà come un insieme di diverse anime, predispone all’incontro, all’apertura”. Seguirà giovedi 9 maggio l’incontro con il riminese Daniele Canini, psicologo, psicoterapeuta e mediatore familiare, che presenterà il suo ultimo scritto ispirato ai temi della sua esperienza di studio e professionale: dal disagio psichico allo stress quotidiano, Conversazioni notturne in compagnia di un gufo (Edizioni Creativa, 2012.

[Comunicato Stampa]

http://www.canini.com/pic/Spaziolibero_locandina%20web.jpg

 

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