Rimini. Paralizzato dopo la caduta nel cantiere: operaio chiede 2,5 milioni di risarcimento

Rimini. Paralizzato dopo la caduta nel cantiere: operaio chiede 2,5 milioni di risarcimento

RASSEGNA STAMPA – L’uomo di 55 anni era volato giù da una impalcatura per sette metri Imputate due ditte e cinque persone

E’ un vegetale immobilizzato a letto, non è in grado di mangiare da solo, deglutisce soltanto liquidi e comunica solo con suoni sconnessi. La sua vita è cambiata il 31 marzo del 2022 con un volo nel vuoto e ora il suo legale, l’avvocato Maurizio Ghinelli, si prepara a chiedere un risarcimento, in sede civile, da 2,5 milioni di euro. Artur Dumo, operaio di 55 anni, era inginocchiato al terzo impalcato, ossia su un’impalcatura all’incirca al terzo piano, e stava lavando gli infissi nuovi appena installati, quando qualcosa era andato storto. Dumo era precipitato da un’altezza stimata di almeno 7 metri fino al tendone di sicurezza. Di almeno 10, se si calcola il terreno. Quel giorno di due anni fa, l’operaio albanese non morì perché la caduta fu attenuata dal tendone ma la sua vita si fermò ugualmente, cambiando per sempre. Ieri mattina, davanti al giudice monocratico si è tenuta una prima udienza della fase predibattimentale del processo dove sono imputati due ditte e cinque persone (rappresentati legali e titolari delle varie aziende del cantiere) per quel terribile infortunio sul lavoro, avvenuto precisamente mentre si rifaceva la facciata di un hotel di Bellaria Igea Marina (…)

Articolo tratto da Corriere di Romagna

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