Rimini. Parto in casa, muore un neonato: ostetriche indagate per omicidio

Rimini. Parto in casa, muore un neonato: ostetriche indagate per omicidio

Le due donne hanno seguito il travaglio della madre ma qualcosa è andato storto e c’è stata la corsa in ospedale

ERIKA NANNI. Era tutto pronto per il parto in casa, il bambino sarebbe dovuto nascere nel calore delle mura domestiche, stretto tra le braccia della mamma che metteva al mondo il primo figlio. Invece qualcosa non è andato secondo i piani: le spinte, i fremiti dopo le contrazioni non arrivano. Allora parte la corsa in ospedale, ma in automobile, perché la mamma sta bene, i battiti fetali appaiono sotto controllo. All’Infermi di Rimini, però, il cuore del piccolo non batte più: la donna partorisce un bambino morto. (…) Dalla Procura specificano però che al momento, anche in considerazione della fase precoce delle indagini, non si ravvisano responsabilità in capo alle ostetriche. Le due professioniste avrebbero infatti organizzato l’arrivo in ospedale della donna nei tempi previsti dalla legge, senza usufruire dell’ambulanza proprio perché la partoriente non soffriva e il battito fetale era regolare. Una volta arrivati in sala parto, il cuore del piccolo non batteva più. Una volta nato, purtroppo senza vita, il piccolo aveva il cordone ombelicale stretto intorno al collo. (…)

Articolo tratto dal Corriere Romagna

 

 

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