Lucia Paci – Corriere Romagna: Lamentano problemi per lo smaltimento anche la Consulta del porto e il Circolo velico. La società di gestione ribatte: viene fatto tutto secondo contratto /
I pescatori: “sepolti” da rifiuti puzzolenti /
La Cooperativa lavoratori del mare: «Pochi contenitori e scarsa pulizia, ma la tariffa è salata»
RIMINI. L’accusa. I contenitori vengono utilizzati dai pescatori al rientro in porto e all’interno vengono buttati, oltre agli scarti del pesce, anche i rifiuti raccolti in mare con le reti e quelli prodotti a bordo. La questione, secondo la Cooperativa lavoratori dal mare, si trascina dal 2011, quando la Simap di Ravenna si è aggiudicata l’appalto per effettuare la pulizia lungo i porti della provincia di Rimini. «E in più – spiega il direttore della Cooperativa Massimo Pesaresi – i costi per il servizio sono cresciuti. Siamo passati dai 3-4mila euro che pagavamo alcuni anni fa ai circa 20mila che paghiamo attualmente». I container, posizionati a sinistra rispetto all’ingresso del portocanale in piazzale Boscovich, per gli operatori del mare «sono pochi e andrebbero puliti più volte alla settimana ma ciò non avviene e quotidianamente si accumula una montagna di rifiuti maleodoranti».
Che ci sia malcontento diffuso lo ribadisce anche Gianfranco Santolini, presidente della Consulta del porto, che commenta: «Il problema andrebbe visto in un’ottica allargata. Il porto fa parte della città e quindi il servizio di raccolta dei rifiuti andrebbe prima di tutto gestito da un unico operatore. Non ha senso che ad occuparsi dei rifiuti del porto sia una società di fuori. Prima se ne occupava Hera ma all’ultima gara per l’appalto non ha partecipato. Inoltre nella zona del porto il problema dei contenitori per i rifiuti è diffuso: molti residenti sono costretti a gettare l’immondizia negli spazi destinati ai pescatori». (…)
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