Pestato, bimbo al pronto soccorso. Padre indagato per maltrattamenti. Il piccolo di origini cinesi si è affidato a un interprete per raccontare quanto subito. Ora è andato in una casa protetta
ERIKA NANNI – Lividi e ferite lo avevano fatto finire al Pronto soccorso già diverse volte. Così è partita la segnalazione all’autorità giudiziaria per quel padre di origini cinesi da anni residente in Italia che picchiava duramente il figlio minorenne. Poco più che un bambino, il piccolo ha dovuto affidarsi a un interprete per riuscire a comunicare agli inquirenti quali fossero i patimenti che aveva dovuto sopportare nel corso degli anni. Sofferenze che hanno convinto gli assistenti sociali ad allontanare il bambino dalla casa paterna e ad affidare la sua educazione a una casa protetta, dove il piccolo vive da circa un anno. Qui, tutelato dalle mura e dalla sorveglianza del personale specializzato, intrattiene incontri cadenzati con i famigliari. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna