Rimini. Polemica post capodanno. Gli Albergatori attaccano il sindaco

Rimini. Polemica post capodanno. Gli Albergatori attaccano il sindaco

Pronta risposta dell’associazione degli Albergatori di Rimini, dopo l’intervento del sindaco di Rimini Gnassi, sulla presunta impreparazione delle strutture in vista di eventi come il capodanno.

Gnassi, nei giorni scorsi, aveva infatti sottinteso in un suo discorso, che sebbene molti albergatori avessero lamentato un calo nell’affluenza, molti altri erano riusciti ad aumentare il numero di turisti nelle strutture. Di conseguenza, sottolineava il sindaco, le percentuali di afflusso turistico dipendono in gran parte dalla “bravura” dell’albergatore (“Chi dorme, non piglia clienti” cit.)

Oggi, Simone Mascia (Corriere di Romagna), raccoglie la risposta degli Albergatori.

«Ricetta un po’
banale, signor sindaco
non ci offenda». La ramanzina
post San Silvestro
di Gnassi su come intercettare
i turisti ha scatenato
un putiferio. Lo ha
fatto all’interno dell’A ssociazione
albergatori,
dove il telefono è squillato
senza sosta per tutta la
giornata di ieri .
Filippica indigesta.
Dall’altra parte della cornetta
i titolari
imbufaliti
degli hot
e l : i n 9 4
quelli che si
sono lamentati
in meno
di 24 ore dei
consigli del primo cittadino
legati al «mondo del turismo
in continua evoluzione
». Parole interpretate
come una lezione
dall’alto della cattedra di
Palazzo Garampi.
Rinaldis all’a t t ac c o .
Tanto che a scendere in
trincea è la presidente di
Aia, Patrizia Rinaldis,
che non esita ad affondare
il colpo: «La stragrande
maggioranza degli alberghi
aperti in inverno –
spiega – è guidata da professionisti
che da decenni
sono sul mercato e ne
hanno interpretato tutte
le varianti per garantire
la sopravvivenza delle loro
aziende e il lavoro ai
loro collaboratori».
Il web lo conosciamo.
Tutte persone, assicura la
Rinaldis, che «sanno benissimo
come si confeziona
un pacchetto turistico
e come lo si pubblicizza al
meglio sul web». La prova?
«Il fatto che alcuni di
loro, anche quest’a nn o,
hanno portato a Rimini
per il capodanno austriaci,
svizzeri e perfino americani
ma non per questo
hanno occupato tutte le
camere».
Last minute, no garanzie.
Senza contare quelli
che «si assumono il rischio
di aprire in modalità
straordinaria durante
il capodanno lo fanno
perché contano principalmente
sulla promozione
e l’invito rivolto ai loro
clienti estivi e non si affidano
di certo solo a quelli
che gli bussano alla porta
all’ultimo minuto».
Consigli inutili. Insomma
i ragionamenti sui
menù e le pensioni complete
elucubrati da Gnassi
– dopo le lamentele del
calo del 30% di turisti per
Capodanno – sono bollati
dagli hotel al vuoto pneumatico.
Ma gli albergatori
non hanno intenzione
di scontrarsi a testa bassa
e dopo le bastonate non
dimenticano che impegno
e risultati ci sono stati.
Ascia di guerra seppellita.
Per questo la Rinaldis,
dopo avere chiarito di
condividere
in grande
parte la form
u l a
dell’ultimo
Capodanno,
si rivolge a
Gnassi, con
toni pacati: «Le perdoniamo
comunque, caro Sindaco,
l’eccesso di zelo e la
difesa ad oltranza
perché
la stimiamo
e capiamo
che
non è con il
conflitto ma
solo con l’intelligenza,
che potremmo
trovare gli antidoti ad una
situazione molto critica
». L’ascia di guerra, insomma,
è seppellita.

 

Fonte: Corriere di Romagna (Simone Mascia)

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