Corriere Romagna: Spending review, al dibattito si aggiunge un protagonista. «Siamo un ente virtuoso, non ci faremo usare come merce di scambio» per avere la questura /
Maggioli: «Non ci faremo barattare» /
Il presidente in campo: la Camera di commercio non seguirà le sorti della Provincia
RIMINI. La Camera di commercio non è una merce di scambio, non sarà sacrificata sull’altare della soppressione delle Province. Papale papale: il capoluogo a voi, la questura a noi, la sanità agli altri, l’economia va a capire chi. Non lo permetteremo. Manlio Maggioli è il presidente della Camera di commercio, due giorni fa ha riunito giunta e consiglio generale e ha allargato la riunione alle associazioni di categoria. Obiettivo: alzare un bel muro. «La Camera di commercio – ha detto ieri mattina – non seguirà le sorti della Provincia, non abbiamo nulla da spartire con la spending review». (…)
Il questo clima di incertezza, la posizione di Unioncamere regala tranquillità. In sintesi: i soggetti economici che stanno in piedi da soli («con le risorse del proprio territorio») non devono rischiare nulla. «Occorrerà quindi andare a vedere quali siano le Camere di commercio in rigidità di bilancio (36 su 90), cioè quelle che spendono per il loro funzionamento più denaro di quanto non destinino alle attività sul territorio di riferimento. Saranno queste, semmai, a doversi accorpare fra di loro, sulla base di criteri economici». Rimini ha entrate per 10 milioni di euro e ce la fa da sola.