“Pubblicata sul sito del Comune di Rimini l’ordinanza che introduce misure mirate a tutelare la pubblica incolumità nelle aree che costeggiano il percorso ciclo-pedonale e storico-naturalistico del fiume Marecchia, nel territorio comunale”.
Lo rende noto l’amministrazione comunale di Rimini.
Da Palazzo Garampi chiariscono che “l’ordinanza, adottata per la prima volta nel 2018 a seguito delle criticità di pubblica incolumità e sicurezza connesse all’attività venatoria segnalate da cittadini, associazioni e dalle Forze dell’ordine, e stata poi riproposta negli anni successivi e adottata anche da altri comuni della Valmarecchia. Obiettivo: garantire la sicurezza di chi utilizza i percorsi naturalistici e ciclopedonali disponendo il divieto di caccia lungo il percorso, per il tratto che interessa il territorio comunale compreso tra la SS 16 e il confine comunale. Misure che non pregiudicano l’attività della caccia, ma che conciliano le esigenze di tutti e valorizzano la vivibilità del patrimonio naturalistico.
In particolare, il divieto dell’esercizio venatorio, sia in forma vagante sia con appostamenti temporanei – fatti salvi gli appostamenti fissi regolarmente autorizzati dalla Regione – interessa una fascia di larghezza di cinquanta metri a destra e di cinquanta metri a sinistra del percorso storico naturalistico del Fiume. In tale fascia è inoltre obbligatorio tenere il fucile scarico e nelle zone adiacenti alla fascia di rispetto è inoltre vietato sparare in modo che la traiettoria di tiro attraversi il percorso stesso. È vietato anche attraversare il percorso e camminare sul percorso con il fucile carico.
Il provvedimento è valido fino alla conclusione della stagione venatoria 2024-2025 e cioè dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025.
Il controllo del rispetto del provvedimento è effettuato, ognuno per le proprie competenze, dall’Arma dei Carabinieri Nucleo Forestale, dagli agenti della Polizia Provinciale, dalle Guardie Volontarie delle Associazioni Venatorie e Ambientaliste. Oltre alle sanzioni previste dalla normativa vigente in materia di attività venatoria, il mancato rispetto delle disposizioni previste avrà anche conseguenze penali”.