Corriere Romagna: L’accusa per l’omicidio colposo di Isabella Marini si amplia con l’aggiunta di aborto colposo /
Processo anche per il feto morto
RIMINI. Saranno processati anche per la morte del feto che Isabella
Marini portava in grembo, i quattro medici a giudizio per l’omicidio
colposo della donna. La 33enne pesarese, originaria di Mondaino, era
infatti incinta di 7 mesi quando, il 5 gennaio del 2009, si sentì male
crollando a terra durante la tumulazione della salma dello zio nel
cimitero di Montegridolfo.
Secondo la ricostruzione dell’accusa una volta giunta in ginecologia
all’Infermi i medici vedono che il bambino è in grave sofferenza e
decidono di fare un cesareo d’urgenza. Il piccolo però muore. Alla
giovane madre viene comunicata la notizia della morte del secondogenito
ma subito dopo viene colpita da una grave crisi: ora è lei a essere in
pericolo di vita. I sanitari si accorgono di una vasta emorragia, la
mandano subito in sala operatoria ma anche lì c’è qualcosa che non va.
Secondo le accuse la prima equipe non è presente: si cercano altri
chirurghi e dopo un po’ arrivano tre dei quattro medici attualmente alla
sbarra.
Dopo ore di tentativi, il cuore va in arresto e la giovane mamma muore. (…)
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