Nuovo Quotidiano di Rimini: La Lav scrive al ministro dell’Ambiente. Galvani (Fds): “Il Comune ha fatto una scelta sbagliata” / Il delfinario riapre, è protesta / Sabato alle 15 si terrà una manifestazione davanti alla struttura
RIMINI – E’ una decisione che molti non vogliono accettare. “Il delfinario non deve riaprire”.
Lo urleranno protestando davanti alla struttura anche sabato, il giorno deciso per l’avvio delle nuove attività che coinvolgeranno tre leoni marini. L’appuntamento è per le 15 e parteciperanno i rappresentati di buona parte delle associazioni animalisti presenti sul territorio. “A meno di un anno dal sequestro dei quattro delfini prigionieri, alla struttura riminese è stato concesso di riaprire i battenti semplicemente cambiando specie animale da sfruttare – si legge in una nota di Basta delfinari -. Sabato avrà luogo l’inaugurazione della struttura (già indagata per maltrattamento di animali) che per tre mesi sfrutterà tre leoni marini presi “a noleggio” da un circo spagnolo. Tra i complici della riapertura, primo tra tutti il comune di Rimini che ha autorizzato una nuova stagione di sfruttamento. Ci rendiamo conto del poco preavviso, purtroppo la notizia è stata diffusa da pochissimo. Non è una battaglia partitica o politica, è una battaglia etica. Invitiamo tutti a partecipare, prendere parte a un’iniziativa che non ha colori, per mostrare il proprio dissenso, che è un diritto e un dovere verso i nuovi schiavi in arrivo a Rimini. Il messaggio sarà univoco e chiaro: nessuno nasce per essere uno schiavo”. (…)