Rimini: Rischio tagli alle Poste Italiane nel 2012

Rimini: Rischio tagli alle Poste Italiane nel 2012

All’appello mancano 35 lavoratori tra postini e addetti agli sportelli.

Da gennaio 2012 gli uffici postali riminesi rischiano di perdere altri 10 dipendenti.

Cisl e Uil hanno chiesto ai consiglieri regionali Roberto Piva (Pd) e Marco Lombardi (Pdl) di impegnarsi per evitare il processo di privatizzazione delle Poste Italiane.

Da oltre 2 mesi i dipendenti portano avanti il blocco degli straordinari e di tutte le altre prestazioni aggiuntive.

Nel territorio riminese mancano oltre 35 lavoratori, in particolare 20 sportellisti e 15 portalettere.

Potrebbero esserci ulteriori peggioramenti a causa di nuovi esodi di personale.

Molti dei lavoratori, che hanno accettato la proposta di pre-pensionamento da parte delle Poste, non sono stati tuttora rimpiazzati.

Chi è uscito dalle Poste Italiane con gli incentivi, rischia ora di dover attendere anni per avere la pensione.

Inoltre vengono promessi premi incentivanti agli impiegati se raggiungono determinati budget ma poi, nonostante gli obiettivi raggiunti, i premi non vengono assegnati.

Per chiudere definitivamente questo argomento, i dipendenti spesso sono costretti a fare corsi di aggiornamento durante l’orario di lavoro, magari tra un cliente e l’altro.

La formazione e la preparazione sono quindi condizioni necessarie per poter svolgere bene il proprio lavoro e andrebbero svolte in orari diversi da quelli in cui i dipendenti sono effettivamente in servizio.

Fonte: “Il Resto del Carlino”

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