Rassegna stampa – A un mese dal varo delle nuove regole del Codice della strada i clienti tagliano drasticamente i drink. «Per paura dei controlli i guidatori si concedono un solo calice di vino. Addio a vodka e gin tonic»
Le sanzioni del codice della strada fanno tremare chi alza troppo il gomito. Ma non solo. A Rimini il consumo di alcol nei locali sprofonda rovinosamente, così come gli incassi dei ristornati. «La flessione è del 50 per cento, per non parlare del consumo di amari, per i clienti sono praticamente inavvicinabili. Hanno paura». A spiegarlo è Mirko Monari, titolare dell’Osteria de Borg. Vino, birra e superalcolici: l’aumento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza non risparmia nessuno. Se nel sangue scorre troppo alcol le multe si aggirano dai 1.500 ai 6.000 euro, con il rischio della sospensione della patente anche per due anni e l’arresto da sei mesi a un anno. «Le persone preferiscono un calice quando va bene, altrimenti neanche quello: a tavola solo acqua – prosegue il ristoratore -. Quando rimane qualche bottiglia ancora piena invitiamo le persone a portarla a casa, ma ci scontriamo con la legge che vieta di fare uscire dal locale imballaggi di vetro dopo le 22. Questo è il periodo di rodaggio per le nuove regole, quello peggiore: i cittadini devono ancora abituarsi. Prima o poi si arriverà a un equilibrio». (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino