Brahim Maarad, Nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): A distanza di pochi giorni tornano i divieti di balneazione su quasi 2 chilometri di costa, nonostante leggere precipitazioni / Scarichi in mare, dubbi sulle paratie / Sistema telecontrollato da Forlì: aperture troppo frequenti rispetto al passato / Timori sempre più grandi per la stagione in arrivo: l’anno scorso diversi errori
Piove? Si scarica in mare. E’
successo anche ieri. Dopo poche ore
di leggere precipitazioni sono state
aperte tre fosse: Turchetta a Rivabella,
Ausa a Marina Centro e Roncasso a
Miramare. E’ scattato quindi il divieto
di balneazione per 24 ore su quasi due
chilometri di spiaggia. Appena un
giorno dopo il ritorno alla normalità
(lunedì bagno vietato su tre chilometri).
Era indispensabile? Se lo sono
chiesti in tanti. Qualcuno anche all’interno
del Comune. E le domande che
sorgono sono diverse: sarà così per
tutta la stagione? Come mai in passato
era meno frequente?
Si vanno allora a
rispolverare i dati dell’estate scorsa:
spuntano non solo il grande default
del 6 giugno che ha portato all’allagamento
(nelle fogne) di Marina Centro,
ma anche i diversi episodi tra giugno e
luglio che hanno visto l’apertura di
tutti gli undici scarichi presenti lungo
i quindici chilometri di spiaggia a Rimini.
Era inevitabile? Le risposte però
possono arrivare solo da Hera, la multiutility
che si occupa anche della gestione
della paratie. Fino al 1998 era
infatti compito diretto del Comune: è
passato ad Amir e poi è stato trasferito
ad Hera. La novità importante, che lascia
non poche perplessità, è datata
2010, anno in cui l’azienda ha scelto di
automatizzare il sistema di controllo
degli scarichi.
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