Ieri l’astensione dal lavoro è arrivata in massa al corteo “rosso” di Rimini.
La Cgil, entusiasta, afferma: “Adesioni ben al di sopra delle nostre rappresentanze”.
A sfilare per le vie del centro riminese c’erano 30 dipendenti della Oledinamica Rossi e 47 addetti della Canuti.
A protestare contro la manovra economica, varata quest’estate dal Governo, c’erano anche tutti gli impiegati di Virginia (settore tessile e chimico), Fiabilandia e Assicoop (settore assicurativo).
Solo il 5% dei 48 dipendenti della ditta di costruzioni Pesaresi hanno incrociato le braccia; segue la Torrianese pannelli col 20% dei 40 addetti; la Sic ha visto un 20% dei suoi 7 lavoratori; anche la Sol et Salus al 20% ma di 120 lavoratori.
Percentuale basse anche per Aeffe (116 su 583 hanno aderito allo sciopero), Maggioli e Carim (25%) e le Poste (40% con 8 filiali chiuse).
Numeri altissimi invece per i Comuni di Riccione (80%, 336 su 420) e di Santarcangelo (60% dei 112 impiegati).
All’Ausl solo hanno scioperato in 700 su 2.442 persone mente alla Scm il 70% dei 1.250 era presente in piazza Cavour.
La Ferretti Cattolica ha ottenuto il 99% dei 167 dipendenti allo sciopero mentre nell’Hera si è astenuto dal lavoro il 60% dei 509 di personale.
Il 60% l’hanno ottenuto anche Inps (su un totale di 150 dipendenti), Anthea (su 98) e Gruppo Coop (su 585 lavoratori).
Fonte: (corsivo) “Il Corriere di Romagna”