Rimini. Scuola a gonfie vele: crescono le iscrizioni alle scuole secondarie superiori. Corriere Romagna

Rimini. Scuola a gonfie vele: crescono le iscrizioni alle scuole secondarie superiori. Corriere Romagna

Corriere Romagna: I licei tornano a crescere
professionali in perdita
Vola lo “sportivo” di Viserba
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Già 50 iscritti per l’istituto che forma i “professori” degli atleti del futuro Non c’è posto per tutti, ma la maggior parte resta comunque al Serpieri

RIMINI. Tornano a crescere i licei, bene anche per i tecnici e segno meno per i professionali. A una prima analisi dei dati delle iscrizioni alle scuole secondarie superiori, che si sono concluse il 28 febbraio, emerge che i licei totalizzano un aumento di 11 iscritti, i tecnici di 17 e i professionali scendono di 24 studenti. Ma vola la novità del liceo sportivo Serpieri di Viserba. Si tratta di dati ancora non definitivi, spiegano dall’ufficio scolastico provinciale, perché all’appello mancano studenti che hanno tardato a iscriversi per difficoltà nella dimestichezza con la piattaforma on line. «A chiusura delle iscrizioni, i primi dati della scuola secondaria di secondo grado – afferma Agostina Melucci, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale – evidenziano in provincia una sostanziale stabilità nelle scelte rispetto all’anno in corso. Però non ancora tutti gli alunni frequentanti il terzo anno della scuola secondaria di primo grado hanno presentato domanda. Ne risultano presentate 2.855».
I dati complessivi delle tre tipologie di istruzione (licei, tecnici, professionali) mostrano un lieve aumento degli iscritti ai licei (1.223 a fronte di 1.212 anno precedente); un lieve aumento anche degli istituti tecnici (1.030 contro 1.013 anno precedente), con il Valturio che cresce di 34 alunni, e un leggero calo delle iscrizioni negli istituti professionali (602 a fronte di 626 dell’anno precedente). I licei sono quindi tornati a crescere dopo la “frenata” rispetto all’anno precedente a vantaggio di tecnici e professionali che alcuni avevano interpretato come il segno della crisi e di una “fretta” a entrare nel mercato del lavoro.
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