Rimini. Spostamento mercato: no a Piazzale Gramsci. Corriere Romagna

Rimini. Spostamento mercato: no a Piazzale Gramsci. Corriere Romagna

Corriere Romagna: «No a piazzale Gramsci»
gli ambulanti presentano
il piano anti sgombero

RIMINI. L’ipotesi Piazzale Gramsci non passa. I commercianti del mercato presentano a sorpresa un piano viabilità, studiato a tavolino con tecnici del settore, e puntano dritti allo spostamento dei banchi in via Circonvallazione. Obiettivo: «Evitare di spezzare il mercato di piazza Malatesta: finiremmo per farci concorrenza tra di noi». La decisione è stata partorita all’unanimità al termine dell’ultimissimo incontro tra numerosi ambulanti coinvolti nel prossimo sgombero previsto in autunno, con l’avvio dei lavori al teatro Galli. Incontro a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di Anva Confesercenti, Vincenzo Celli, e di Fiva Confcommercio, Nicola Angelini. Entrambi concordi nel mantenere un «fronte unico» per il prossimo incontro col Comune. Niente fratture tra i banchi: è questa la conditio sine qua non da cui si deve partire. L’ipotesi di piazzale Gramsci avanzata in questi giorni dall’amministrazione per un’ipotetico trasloco di circa 70 banchi del mercato non ha fatto breccia nei commercianti coinvolti. Celli, Confcommercio, precisa infatti che «l’unica soluzione che al momento è presa in considerazione è lo spostamento in via Circonvallazione, dalla rotatoria Valturio all’area Sartini». Una soluzione che può concretizzarsi ma su cui il Comune non sembra essere tanto convinto. Anche perché già diversi anni fa era stata provata, con la chiusura del traffico dell’area interessata, creando un «caos infernale». A ricordarlo è lo stesso Celli, che per questo, a nome degli
altri commercianti, chiederà adesso «una vera sperimentazione perché non ci siano i disastri dell’altra volta». Ecco perché, nel prossimo incontro con l’amministrazione, gli ambulanti presenteranno un vero e proprio «piano viabilità», chiarisce Angelini, Confesercenti, in cui «sono state studiate, con l’aiuto di tecnici del settore, le soluzioni alternative per non fare collassare il traffico con la chiusura di quel tratto».
(…)


 

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