Rassegna Stampa – Diversi sofisticati sistemi informatici permettono ai cyber truffatori di spacciarsi per banche o enti pubblici
ENRICO CHIAVEGATTI. La premessa. Nonostante i continui avvertimenti, sono ancora molti i riminesi che abbassano la guardia e cadono vittime di truffe telefoniche o on line. La “colpa”, però, non è solo la loro. I truffatori, infatti, hanno a disposizione un ventaglio molto ampio di strumenti con cui colpire. L’ultimo, anche se non nuovissimo, di cui si stanno servendo nel Riminese in modo crescente a quanto risulta, è quello identificato con il termine di “spoofing”. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna