Rimini. Studentessa violentata per una notte, condannato anche per sequestro della vittima

Rimini. Studentessa violentata per una notte, condannato anche per sequestro della vittima

Violentò studentessa per una notte, condannato anche per sequestro. La Corte d’Appello di Bologna ha accolto i ricorsi: aumentata la pena e il risarcimento danni

ENRICO CHIAVEGATTI – La sentenza del Tribunale di Rimini che il 14 aprile del 2021 lo aveva condannato “solo” per violenza sessuale aggravata e non per il sequestro della vittima, non era andata giù né alla Procura e men che meno all’avvocato Tiziana Casali, legale della vittima, una giovane studentessa avvicinata nel locale di sua proprietà a due passi dalla stazione. Erano partiti quindi due ricorsi oggetto di attento esame lunedì scorso dalla Corte d’Appello di Bologna. Che ha accolto in pieno le osservazioni fatte dagli uffici al terzo piano del palazzo di giustizia riminese e dall’avvocato della giovane stuprata. E al termine dell’udienza, dopo una breve camera di consiglio, ha riformato la sentenza di primo grado, e ha riconosciuto Javaid Aktar, cittadino pakistano, classe 1964, titolare all’epoca di un kebab difeso di fiducia dall’avvocato Massimiliano Orrù, colpevole anche di sequestro di persona. Ha cosi rimodulato la condanna di primo grado: considerata la continuazione dei due reati la pena inflitta a Rimini a 3 anni e 4 mesi è stata aumentata di 2 mesi. Raddoppiato, invece, il risarcimento danni passato da 10mila a 20mila euro. (…)

Articolo tratto da Corriere Romagna

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