Rimini. Teatro Galli: avvia la programmazione con due anni di anticipo. Corriere Romagna

Rimini. Teatro Galli: avvia la programmazione con due anni di anticipo. Corriere Romagna

Simone Mascia – Corriere Romagna: Il Teatro Galli gioca d’anticipo spettacoli in scena a fine 2014

RIMINI. Il Teatro Galli gioca d’anticipo di due anni: entro la fine del 2014 spettacoli e attività culturali saranno allestiti prima della conclusione definitiva dei lavori, prevista nel 2016. Questo primo stralcio di interventi vedrà infatti l’apertura «della sala delle Colonne, della sala Ressi con le annesse salette, del loggiato e del piano sottotetto soprastante la zona del foyer e della zona platea attualmente da ricostruire». E non solo: la parte di sottotetto soprastante la platea sarà utilizzata come deposito a servizio della sala a livello sottotetto. Lo ha annunciato l’amministrazione comunale confermando che la Giunta «ha approvato la nuova scheda di progetto legata alla ristrutturazione del Galli, che prevede di anticipare l’utilizzo di parte del Teatro prima che si possa ufficialmente inaugurare». Negli intenti del Comune, sempre entro il termine del 2014, c’è anche la realizzazione all’interno della cavea di «un’area museale visitabile, dove sarà possibile ammirare le originali murature polettiane e le strutture sottostanti sulle quali sono state edificate le fondamenta». Queste strutture, che vanno dall’epoca romana repubblicana, passando per quella imperiale e medioevale, «costituiscono una preziosa documentazione dello sviluppo stratigrafico della città nei secoli», chiariscono ancora da Palazzo Garampi, dove aggiungono: «Si tratta di un nuovo passo verso la “riconquista” del Teatro Galli da parte dei riminesi, un percorso iniziato il 31 ottobre 2011 con l’allestimento dello spettacolo “De Bello Gallico – Enklave Rimini” e che si chiuderà nel 2016 con il completamento del restauro. Questo spazio culturale si aggiungerà ad un altro contenitore che la città attende, ovvero l’ex cinema Fulgor, il cui restauro dovrebbe completarsi sempre tra la fine del prossimo anno e l’inizio del 2015». (..)


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