RASSEGNA STAMPA – Un 26enne in manette per avere aggredito un connazionale che non gli aveva pagato lo stipendio di un giorno di lavoro nei campi Il ferito ha rimediato 50 punti di sutura, ma non è in pericolo di vita
Venti euro appena. Il frutto di una giornata di lavoro nei campi, a raccogliere cipolle. Sarebbe questo il motivo dietro alla sanguinosa aggressione che domenica pomeriggio intorno alle 19 ha fatto scorrere il sangue sul prato del parco Fabbri di Rimini, dove due cittadini somali di 26 e 33 anni si sono accapigliati mentre il più giovane brandiva nelle mani un coccio di bottiglia. Ma andiamo con ordine.Erano appunto le 19 del pomeriggio circa domenica scorsa, quando i due soggetti, che stando ad alcuni testimoni erano visibilmente su di giri, avrebbero iniziato a discutere animatamente tra di loro nel bel mezzo dell’area verde. Il casus belli, appunto, sarebbero stati quei 20 euro che il 33enne doveva rendere al connazionale più giovane per una giornata di lavoro trascorsa sotto il sole cocente a raccogliere cipolle. Da capire l’eventuale posizione contrattuale dei due manovali, anche se da quanto è emerso i due erano già stati allontanati dal lavoro per alcuni comportamenti sopra le righe. Per quei pochi euro però la situazione è poi degenerata, con i toni della discussione che si sono alzati sempre di più fino a quando secondo le ricostruzioni degli agenti delle Volanti, intervenuti sul posto, il 26enne non ha infranto la bottiglia di vetro che aveva con sé e brandendola come un’arma si è avventato sul connazionale.Ad assistere alla scena anche alcuni passanti che hanno immediatamente avvisato le forze dell’ordine, mentre il 26enne fuori di sé avrebbe menato diversi fendenti con il coccio di bottiglia arrivando a colpire il 33enne somalo alla testa, al collo e alle braccia (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino