Annalisa Boselli – Corriere Romagna: I russi spendono follie
e chi li aiuta nello shopping
incassa la percentuale
RIMINI. C’è chi dei russi va a caccia e si è fatto un mestiere con un giro d’affari da decine di migliaia di euro a “cliente”. Si chiamano procacciatori d’affari, si sono recentemente riuniti in un’associazione l’Aspe (di cui il Gros di Rimini è anche socio fondatore) e rivendicano la legittimità della loro professione, quella di andare a prendere i commercianti russi all’aeroporto e portarli a fare compere. Compere all’ingrosso o al dettaglio, da un minimo di 30mila a un massimo di 150mila, di tutto ciò che abbia marchio made in Italy: vestiti, gioielli, in particolare. Il guadagno per gli “accompagnatori” riminesi oscilla tra il 5 e il 10% del totale di acquisti fatto dai clienti russi. Insomma,
somme importanti. Il punto è che dall’inizio
dell’anno al Fellini (come anche all’aeroporto di Bologna) la polizia municipale ha loro contestato l’esercizio abusivo di trasporto merci per conto terzi, con tanto di multa a loro e ai russi, sequestro del veicolo (pulmini per il
trasporto dei turisti) e anche delle merci che i procacciatori avrebbero dovuto spedire in Russia. (…)
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